Amiche e amici di Thermos, la principale novità di cui abbiamo parlato ieri sera è una doppia uscita tematica della Soul Jazz Records dedicata al jazz "rivoluzionario" dei Sessanta e Settanta. Rivoluzionario per almeno due motivi: da un punto di vista artistico, musicisti di grandezza immane come Art Ensemble of Chicago, Archie Shepp, Sun Ra, Max Roach e tanti altri hanno letteralmente modificato il panorama culturale mondiale creando forme e linguaggi realmente nuovi ed esaltanti; da un punto di vista politico, queste musiche hanno accompagnato e fatto da colonna sonora alle durissime ed orgogliose lotte sociali del movimento per i diritti civili dei neri afroamericani, e talvolta hanno costituito veri e propri manifesti rivendicativi di pari dignità, afrocentrismo, libertà di espressione, uguaglianza, liberazione dal colonialismo. Due uscite complementari dicevamo: un doppio cd antologico intitolato Freedom Rhythm & Sound, Revolutionary Jazz & the Civil Rights Movement 1963-82, corredato da splendide foto che ritraggono, tra gli altri, Martin Luther King, Mohammed Alì, Black Panthers; e poi uno spettacolare libro formato 12" x 12", dunque dell'esatta grandezza di un LP, intitolato Freedom Rhythm & Sound, Revolutionary Jazz Original Cover Art 1965-83, e dedicato proprio ai particolari, creativi ed originali artwork tipici delle copertine dei dischi jazz di quel periodo, qui riprodotti in ampie e curate stampe... inutile dire che è un piacere ineguagliabile sfogliare queste pagine dense di storia, arte e dischi magnifici da gustare o riscoprire. Consiglio personale: poiché in quest'opera non è citato, un disco del 1960 che precorre assolutamente i tempi e che vi obbligo a recuperare è il fondamentale ed epocale We Insist! Freedom Now Suite di Max Roach, con una divina ed insuperabile Abbey Lincoln alla voce.
Ecco la playlist completa della puntata di ieri:
Mayer Hawthorne, Your Easy Lovin' Ain't Pleasin, da A Strange Arrangement (Stones Throw, 2009)
Q-Tip, Barely In Love, da Kamaal/The Abstract (Battery, 2009)
Bibio, Sugarette, da Ambivalence Avenue (Warp, 2009)
Pivot, Colorado (pezzo originale dei Grizzly Bear), da Warp Recreated (Warp, 2009)
Six Organs of Admittance, Actaeon's Fall, da Luminous Night (Drag City, 2009)
Giardini di Mirò, La favilla, da Il fuoco (Unhip, 2009)
Art Ensemble of Chicago, Old Time Religion, da Freedom Rhythm & Sound, Revolutionary Jazz & the Civil Rights Movement 1963-82 (Soul Jazz, 2009)
Shackleton, (No More) Negative Thoughts, da Three Eps (Perlon, 2009)
Hyetal, We Should Light a Fire, da Mary Anne Hobbs Wild Angels (Planet Mu, 2009)
Thavius Beck, Pressure, da Dialogue (Big Dada, 2009)
Mark Pritchard & Om'mas Keith, Wind It Up (Hyperdub, 2009)
Neil Landstrumm, The Coconut Kestrel, da Bambaataa Eats His Breakfast (Planet Mu, 2009)
Darkstar, Aidys Girl's a Computer, da 5 Years of Hyperdub (Hyperdub, 2009)
Ecco la playlist completa della puntata di ieri:
Mayer Hawthorne, Your Easy Lovin' Ain't Pleasin, da A Strange Arrangement (Stones Throw, 2009)
Q-Tip, Barely In Love, da Kamaal/The Abstract (Battery, 2009)
Bibio, Sugarette, da Ambivalence Avenue (Warp, 2009)
Pivot, Colorado (pezzo originale dei Grizzly Bear), da Warp Recreated (Warp, 2009)
Six Organs of Admittance, Actaeon's Fall, da Luminous Night (Drag City, 2009)
Giardini di Mirò, La favilla, da Il fuoco (Unhip, 2009)
Art Ensemble of Chicago, Old Time Religion, da Freedom Rhythm & Sound, Revolutionary Jazz & the Civil Rights Movement 1963-82 (Soul Jazz, 2009)
Shackleton, (No More) Negative Thoughts, da Three Eps (Perlon, 2009)
Hyetal, We Should Light a Fire, da Mary Anne Hobbs Wild Angels (Planet Mu, 2009)
Thavius Beck, Pressure, da Dialogue (Big Dada, 2009)
Mark Pritchard & Om'mas Keith, Wind It Up (Hyperdub, 2009)
Neil Landstrumm, The Coconut Kestrel, da Bambaataa Eats His Breakfast (Planet Mu, 2009)
Darkstar, Aidys Girl's a Computer, da 5 Years of Hyperdub (Hyperdub, 2009)
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