mercoledì 14 ottobre 2009

Hyperthermos



Bentornati. Primo ascolto di ieri sera dedicato a Rain Machine, nuovo progetto solista di Kyp Malone, una delle due voci dei grandi TV on the Radio. Più intimista e cantautoriale, come si poteva presagire, ma in fondo non troppo. Chi ama i TVOTR, che a mio avviso sono band di classe superiore alla media nell'attuale panorama (anche dal vivo), troverà soddisfazione in questo side project. Date un'occhiata a questo bel video girato nella downtown di Los Angeles. Siamo quindi passati a "Even in the Rain" dei Fiery Furnaces, un pezzo tutto da fischiettare, come solo loro sanno fare, un motivetto dal sapore retrò che come al solito si appiccica in testa e non te lo scrolli più di dosso... Il concerto della settimana, qui a Bologna perlomeno, è senza dubbio quello dei Fuck Buttons, domenica sera al Locomotiv. Con il loro nuovo "Tarot Sport" (ATP Recordings) confermano quanto di buono esposto con il primo album. Come dire, lo stile avant noise psichedelico inaugurato da Black Dice / Gang Gang Dance che incontra le lunghe suites percussive dei Boredoms: siamo più o meno da quelle parti per intenderci ma il duo inglese ha saputo ritagliarsi un proprio spazio in questo filone... molto bravi, da vedere. A seguire ci stava proprio un bel pezzo dei Giardini di Mirò carico di una passionalità a tratti lacerante, "La vampa" ne "Il fuoco", il loro nuovo pregevole lavoro su Unhip. In un ambito che sarebbe riduttivo classificare semplicemente come trip hop un buon esordio è quello di Suz, "Shape of Fear and Bravery" (No.Mad Records). Ci sono alcuni brani davvero intensi e ben prodotti da Ezra ("Shield Machine" e "Choke" su tutti) che indicano che le qualità ci sono e che lavorandoci sopra Suz potrà raggiungere risultati anche superiori a quelli già espressi. Il torinese DJ Fede ha fatto invece uscire un 7" ispirato al poliziesco d'epoca, "Torino violenta", con sonorità funk e atmosfere d'altri tempi. Nel video immagini tratte proprio dall'omonimo film del 1977. Shafiq Husayn, normalmente al lavoro con Sa-Ra Creative Partners, da alle stampe il suo disco solista per la Plug Research, "Shafiq En-A-Free-Ka". Sulle sue qualità non si discute e ne abbiamo la prova anche in quest'album ma può fare ancora di più perché di classe ne ha parecchia e questo già lo sapevamo. Scaricatevi questo bel podcast con brani esclusivi non contenuti nel disco più altre ottime cose. Un'uscita importante è il doppio cd antologico che celebra un lustro di attività della Hyperdub, "5 Years of Hyperdub", una delle poche etichette che nel corso di questi anni ci ha fatto ascoltare sonorità realmente innovative in ambito elettronico. Non per nulla è la label che ci ha regalato Burial e non per nulla è gestita da Kode9, pioniere e tra i massimi interpreti del dubstep. Un cd con inediti, alcuni davvero notevoli, ed un altro che ripercorre il meglio del catalogo Hyperdub. Un acquisto consigliato, anche per il valore storico e documentario intrinseco. Un bravo producer come Nosaj Thing, nonostante sia di base nella Los Angeles di Flying Lotus e Daedelus, pare più assimilabile alla attuale scena dubstep/wonky d'oltremanica, o tuttalpiù allo stile più secco ed elegante di un Dabrye. Ascoltate quale splendido ed originale equilibrio riesce a stabilire nel suo "Drift", uscito su Alpha Pup. Consigliato. Di Neil Landstrumm e del suo "Bambaataa Eats His Breakfast" già abbiamo detto. Scaricatevi questo podcast che ha registrato per Resident Advisor perché in virtù dell'originalità e devianza del suo lavoro quest'uomo merita considerazione al giorno d'oggi. In chiusura di puntata due colossi dell'hip hop come Raekwon e Mos Def, dei quali potete leggere nei miei report delle scorse puntate di Thermos. Alla prossima, buon ascolto da Alarico Mantovani!

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