mercoledì 30 settembre 2009

Good to See You

Un saluto a tutti da Alarico Mantovani... prima puntata della nuova stagione per me stasera! Il primo pezzo in scaletta l'ho estratto dal nuovo album dei Fiery Furnaces, "I'm Going Away", su Thrill Jockey. La band americana, con il suo caratteristico indie-pop-rock vertiginoso e cangiante, ricco di spunti funambolici ma che sa pur essere languido, suonerà sabato sera sul palco del Covo. Un concerto che promette bene e che vi consiglio. La puntata è proseguita con The Vaselines, duo di Glasgow che pubblicò un paio di EP ed un album nella seconda metà degli Otttanta per poi scomparire nel nulla. All'epoca non ebbero molto successo ma esercitarono fascino ed influenza su una vasta schiera di bands scozzesi a venire ed anche su un certo Kurt Cobain, che rese celebre la loro "Jesus Wants Me for a Sunbeam" interpretandola per il suo Unplugged. La Sub Pop ha inserito tutta la produzione della band nonché un paio di live in un ottimo doppio CD antologico intitolato "Enter the Vaselines". Un disco da avere. Una bella sorpresa per me è stato il nuovo album dei Giardini di Mirò su Unhip. Nato per descrivere musicalmente un film muto dei primi del Novecento, "Il Fuoco" appunto, questo è un disco intenso e raffinato che rievoca immagini a sufficienza da poter essere ascoltato indipendentemente dalla sua fonte di ispirazione principale. Uno dei miei dischi dell'anno è senza dubbio "Midtown 120 Blues" di DJ Sprinkles aka Terre Thaemlitz, un artista a tutto tondo con diversi lavori su Mille Plateaux alle spalle. Ascoltatelo nell'abitacolo della vostra auto oppure in cuffia mentre osservate il paesaggio dal finestrino di un treno lanciato ad alta velocità. Poi ditemi. Un capolavoro senza tempo è l'opera di scomposizione e ricomposizione operata da Carl Craig e Moritz Von Oswald sulle musiche di Maurice Ravel e Modest Mussorgsky. "Recomposed" è un lavoro commissionato niente meno che dalla Deutsche Grammophon. Incredibile come dai veri e propri pezzi di uno dei crescendo più celebri della storia della musica come il Bolero venga riedificato un altro incedere del tutto differente che ascende progressivamente verso un Empireo questa volta tecnologico e straniante. Non ho parole. Sublime. Dal momento che siamo in orbita restiamoci ma con il jazz-funk spaziale degli Heliocentrics e la loro "Dance of the Dogons Part Two", uno dei tanti pezzi disseminati su EP e 7" pubblicati di recente dalla formazione di Malcolm Catto. La Now Again (sub label specializzata di casa Stones Throw) li raccoglie e dà alle stampe questa bella antologia di singoli pensata per il mercato giapponese, intitolata "Fallen Angels". Su territori sempre avant-funk ma più conturbanti, meno jazzy e più hip hop soul, si muove invece questa magnifica suite intitolata "Love Czars", contenuta nel primo album vero e proprio del trio di produttori più promettente sulla faccia della Terra, Sa-Ra Creative Partners. "Nuclear Evolution, The Age of Love" è il loro doppio LP d'esordio ed esce appropriatamente per la Ubiquity. Il disco hip hop dell'anno è per il momento "The Ecstatic" di Mos Def e sarà difficile superarlo: lui in gran forma ed un team di produttori e collaboratori che si esaltano e lo esaltano (in testa Madlib e Georgia Anne Muldrow, a seguire Chad Hugo ed Oh No). Una gioia. Si canta e si fischietta e non ti lascia più: da avere. Intenso e davvero ben riuscito anche questo "remix tape" su mp3 intitolato programmaticamente "Illinoize" dal suo autore, il producer canadese Tor; è il frutto di una riuscita fusione tra alcuni pezzi del repertorio di Sufjan Stevens e quelli di grandi interpreti dell'hip hop, da Aesop Rock a Pete Rock, passando per gli Outkast e molti altri. Lo potete scaricare gratuitamente qui. In chiusura di trasmissione omaggio a Tim Exile, uno dei protagonisti del festival Robot 02, da poco svoltosi. Il suo "Listening Tree", uscito su Warp, pur con il suo parossismo ed i suoi eccessi, rivela grandi qualità e "Don't Tink We're One" è tra gli odierni inni del dancefloor più disturbato ed irrequieto.

1 commento:

Unknown ha detto...

Oh madonna, ecco dov'eri...